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GONFIORE ADDOMINALE, METEORISMO, STITICHEZZA: L’INTESTINO E’ IRRITABILE!

La pancia gonfia, afflitta da spasmi dolorosi ed episodi di stipsi alternata a diarrea indicano che l’intestino è infiammato. Ma guarire si può

Il termine più comune è quello di colite, con la quale identifichiamo quel tipico disturbo intestinale che ci procura fitte e spasmi dolorosi, meteorismo e stitichezza alternata a sgradevoli episodi di diarrea. In realtà, più corretto sarebbe parlare di sindrome dell’intestino irritabile, una condizione che accomuna tantissime persone, sia uomini che donne e persino bambini. Se isolati episodi di fastidi intestinali sono normali – basta mangiare un cibo “sbagliato” nel momento sbagliato per procurarci il disagio – soffrirne ciclicamente segnala che qualcosa, nella funzionalità intestinale, si è inceppato. La sindrome dell’intestino irritabile indica, infatti, che è in corso un processo infiammatorio – acuto o cronico – che non solo impedisce la corretta assimilazione delle proprietà nutritive dei cibi, ma che, soprattutto, produce dolori molto forti e sintomi fastidiosi come la formazione di bolle gassose che non vengono riassorbite e premono contro le pareti intestinali.
Il mal di pancia che ne consegue, associato a flatulenzadifficoltà ad evacuare, presenza di muco nelle feci, e persino nausea, a sua volta crea disagio e irritabilità. Le cause di questa condizione di infiammazione delle mucose intestinali non è del tutto nota, sicuramente fattori psicosomatici influiscono moltissimo nell’insorgenza della colite, così come uno stile di vita troppo sedentario o troppo stressante, e un’alimentazione sbagliata. Quali cibi possono aggravare un’infiammazione al colon e contribuire a regalarci quella sensazione di pancia gonfia, costipata? Tra i principali ricordiamo:

  • Zuccheri raffinati e dolci lievitati
  • Bevande gassate e zuccherate e cole
  • Caffè, tè e bevande a base di caffeina
  • Alcool
  • Caramelle e gomme da masticare, soprattutto alla menta
  • Cioccolato
  • Alcuni tipi di cereali tra cui segale e orzo
  • Latte e formaggi stagionati
  • Cibi grassi, elaborati o fritti

Talvolta la colite diventa una patologia invalidante, perché i dolori e le difficoltà digestive finiscono per compromettere le performance lavorative e per ridurre a zero la vita sociale. Che fare? Agire su più fonti, strategicamente. Ad esempio modificando l’alimentazione nelle fasi acute della malattia, in modo da ridurre l’infiammazione e, con essa, il gonfiore e le fitte dolorose. Tra i cibi per chi soffre di colite sono da preferire quelli ricchi di fibre, come la frutta e la verdura non acide, da consumare anche cotte e pane e pasta integrali da associare a fonti proteiche magre come carne bianca e pesce, e lo yogurt.
E’ molto importante non consumare pasti troppo abbondanti e soprattutto bere molta acqua, che aiuta anche a superare il problema della stipsi e facilitare l’evacuazione.

La nostra pancia sarà meno gonfia e tesa e il nostro intestino decisamente meno… irritabile!

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SIT - Laboratorio Farmaceutico